domenica 24 luglio 2016

Adriano, risarcimento record

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Adriano, risarcimento record

«Per il quartiere 25 milioni»
Opere incompiute e bonifiche, altra sentenza in favore del Comune
 
 Due a zero per il Comune nella lunga battaglia sul quartiere Adriano: per la seconda volta in pochi mesi il Tribunale civile ha dato pienamente ragione a Palazzo Marino per il mancato compimento delle opere di interesse pubblico nel quartiere Adriano da parte delle società Città Verde, Centro Edilmarelli, Edilfattura e Angelo Pasini, condannando Atradius Credit Insurance al risarcimento di 17 milioni di euro a favore dell’amministrazione. Una cifra, quella che dovrà versare la società assicurativa con cui il gruppo edile aveva stipulato delle fideiussioni, che si aggiunge ai 7,6 milioni già dovuti in base alla sentenza dello scorso aprile, per un totale di quasi 25 milioni di euro. Il contenzioso, durato ben quattro anni, riguardava la mancata realizzazione di una residenza universitaria, di una residenza sanitaria per anziani, di un parco, di opere di urbanizzazione — primaria e secondaria — oltre all’incompiuto recupero della Cascina San Giuseppe.  
Un record assoluto per un’amministrazione pubblica e un regalo che l’ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris ha lasciato alla città. Era stata lei, infatti, a prendere la questione in mano con decisione. Il Comune, dopo aver tentato la requisizione negata però dal Prefetto, aveva deciso per la prima volta di attivare «i poteri sostitutivi». Ciò significa che l’amministrazione prende in carico gli interventi e li realizza. Per la bonifica e una prima parte delle opere infatti c’erano a disposizione le risorse e i lavori sono stati subito attivati. Ma per la restante parte era necessario escutere le fideiussioni. Cioè i soldi depositati dalle società a garanzia dei lavori. Una partita che l’ex vicesindaco ha giocato senza risparmiare energie. Nonostante l’assicurazione abbia tentato in tutti i modi di opporsi e abbia fatto causa su tutto. In conclusione, il Comune di Milano non aveva mai incassato una somma di tale entità.


«È un’ottima notizia — commenta l’assessore all’ Urbanistica, Pierfrancesco Maran —. Le risorse recuperate saranno ora investite per la riqualificazione del quartiere. Vogliamo recuperare il tempo perduto e restituire dignità e vivibilità al quartiere. La prima tranche di fideiussioni recuperate sarà utilizzata per opere di urbanizzazione primaria, per la realizzazione di un parco da 50mila metri quadrati i cui lavori partiranno a settembre e la bonifica della parte restante dell’area». Intanto, però, dal quartiere la consigliera d’opposizione Silvia Sardone chiede al sindaco e all’assessore alla Sicurezza Rozza un intervento urgente per porre fine «all’occupazione della Rsa incompiuta». «L’edificio è vicino a numerose abitazioni e a un asilo e rappresenta un pericolo per il quartiere. Ho proposto più volte che il Comune mettesse in sicurezza gli ingressi così come ho avanzato l’idea di riconvertire l’edificio in scuola media ma ho trovato sempre i no della sinistra che ha continuato a sottovalutare il problema, a negare l’emergenza degrado e sicurezza e a non proporre alternative per una riqualificazione dell’area».

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